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PIETRANSIERI 2016 - “PER NON DIMENTICARE MAI” PDF Stampa E-mail
Giovedì 24 Novembre 2016 01:08

Il 20 e 21 novembre Pietransieri ha vissuto le sue importanti giornate del ricordo. Con partecipate cerimonie il paese ha voluto ricordare, come ogni anno, i tragici fatti accaduti nel novembre 1943, quando 128 cittadini inermi, contadini e allevatori con le loro famiglie e tanti bambini, furono trucidati dall’esercito tedesco.

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Pietransieri: Terra di nessuno. A 73 anni dall’eccidio non ci sono ancora colpevoli per la strage dei Limmari PDF Stampa E-mail
Giovedì 17 Novembre 2016 23:20

Supposizioni, sospetti, indizi, ma non una prova e l’unica cosa certa, in tutti questi anni, è l’insabbiamento del governo tedesco e l’incapacità e la svogliatezza degli inquirenti italiani e inglesi del tempo che investigarono, blandamente, sull’eccidio di Pietransieri. Non aggiungiamo altro per far capire cosa non si è fatto per non dare volto e nomi certi ai responsabili, probabilmente tutti morti. L’itinerario della memoria resta scritto su carta e da decenni si attende un percorso concreto che dia consapevolezza alle nuove generazioni. “In totale vennero uccise 123 persone, tra cui 34 bambini sotto i 10 anni, 22 anziani sopra i 60, 53 tra donne e ragazze e solo 14 giovani” è uno dei passaggi del rapporto sul massacro di Pietransieri, del 21 novembre 1943, redatto il 9 novembre 1947 dall’investigatore del War crime group del Sud Est Europa. Il documento fu inviato a Vienna presso l’ufficio che sostituì la Special investigation branch (Sib) britannica.

 di Maria Trozzi

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C.A. CIAMPI: Un grande abruzzese di adozione PDF Stampa E-mail
Domenica 18 Settembre 2016 01:49

Carlo Azeglio Ciampi non c’è più.

Aveva  novantasei anni. Livornese, è stato abruzzese di adozione. I mesi trascorsi a Scanno dopo l’armistizio dell’8 settembre ‘43, l’ospitalità che trovò fra la gente d’Abruzzo hanno lasciato un’impronta  molto profonda nella sua anima.

Il Presidente più amato dagli italiani, insieme a Pertini, lo ricordava  spesso. Non c’è un suo libro o una sua conversazione sulla guerra in cui non ricordi la generosità e la lealtà degli abruzzesi. Dopo oltre settant’anni da quei terribili giorni la sua riconoscenza  è rimasta intatta.

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