L’OPINIONE Stampa
Smemoranda Sulmona

Abbiamo letto:

 

COSA C'E' DA CELEBRARE?

Al Sindaco di Sulmona

Dott. Peppino Ranalli

Palazzo San Francesco

. . .

 

“Il nostro Paese entrò in guerra il 24 maggio 1915, per cui a quella data manca più di un anno e mezzo, mentre è vicina un'altra data, il 4 novembre, l'unica ricorrenza che la Repubblica nata dalla Resistenza ha ereditato dal Fascismo”

. . .

 

“Mi auguro che non solo l'entrata in guerra dell'Italia, ma anche la imminente ricorrenza del 4  novembre, non siano utilizzate  per   retoriche   esaltazioni dei miti  patriottici ma siano occasioni importanti per riflettere sulla disumanità della guerra, di tutte le guerre.

Non c'è nulla da festeggiare ma, al contrario, occorre l'impegno di tutti per diffondere, nella coscienza collettiva, i valori della pace , della nonviolenza e della solidarietà tra tutti gli esseri umani e far che il ripudio della guerra, che i padri costituenti hanno voluto nella nostra Carta fondamentale, diventi il principio cardine su cui improntare la convivenza tra i popoli. Come esortava un grande Presidente, Sandro Pertini, c'è da "svuotare gli arsenali e riempire i granai" : convertire l'anacronistica e dispendiosa spesa militare in opere e servizi utili per i cittadini”.

 

Distinti saluti.    

Sulmona, 23 ottobre 2013