L'On. Laura Boldrini riceve i Patrioti della Brigata Maiella
La democrazia, una conquista da difendere, un dono da affidare in custodia ai giovani. Questo il messaggio emerso dall'incontro che, il 29 maggio, ha visto la Brigata Maiella protagonista a Montecitorio. Per la prima volta nella storia, il Presidente della Camera dei Deputati ha ospitato la formazione dei Patrioti abruzzesi.
Si tratta di un nuovo riconoscimento per i maiellini, che lo scorso novembre avevano già varcato la soglia del Quirinale, per un'udienza con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L'On. Laura Boldrini ha ricevuto i reduci Ennio Pantaleo, Ubaldo Grossi, Antonio Rullo e Arnaldo Ettorre, Nicola e Carlo Troilo (figli del Mitico Comandante Ettore), una delegazione dell'Associazione Nazionale Combattenti del Gruppo Patrioti della Maiella, del Consiglio comunale di Sulmona, dello Spi-Cgil Area Peligna e della Fondazione Pescarabruzzo.
Erano presenti l'On. Gianni Melilla e il Sottosegretario al Ministero dell'Economia Sen. Giovanni Legnini.
Promotore dell'iniziativa Ennio Pantaleo, il più giovane patriota della Brigata Maiella, autore del libro "Avevo solo quattordici anni". Il prof. Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, ha illustrato la storia della Brigata Maiella, unica formazione partigiana ad aver superato i confini regionali per contribuire alla Liberazione di Marche ed Emilia-Romagna, nel corso della II guerra mondiale, nonché unica ad essere decorata con Medaglia d'oro alla bandiera.
Il Presidente del Consiglio comunale di Sulmona, Franco Casciani e Carlo Cocco, Segretario dello Spi-Cgil Area Peligna, hanno invitato l'On. Boldrini a visitare il campo di prigionia 78 di Sulmona e Pietransieri, luogo in cui si consumò un terribile eccidio nazista, in vista delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della Liberazione italiana dal nazi-fascismo.
La Presidente della Camera ha accolto l'invito, auspicando la presenza a tali commemorazioni delle giovani generazioni, alle quali va trasmesso il valore della democrazia, di cui possono beneficiare oggi gli Italiani, grazie al sacrificio dei Patrioti della Brigata Maiella e delle tante persone che lottarono per la Libertà.
Parlando della sua esperienza lavorativa in Paesi retti da governi non democratici, la Presidente ha sottolineato l'importanza della democrazia, che non deve mai essere data per scontata o considerata come acquisita una volta per tutte ma che, al contrario, va protetta, curata e fatta apprezzare ai giovani, affinché non corra il rischio di essere messa in discussione.
L'On. Boldrini ha, quindi, fatto riferimento ai teorici di Ventotene che, in un periodo in cui gli Stati del Vecchio continente si facevano la guerra, andando controcorrente, diedero vita al sogno europeo, nell'intento di costruire un'Europa politicamente unita e democratica.
Emozionante il momento in cui il consigliere comunale di Sulmona, Roberta Salvati, ha donato all'On. Boldrini uno scritto in favore del rispetto delle donne, tema molto caro alla Presidente, che ha voluto ricordare il fondamentale ruolo svolto da queste durante la Resistenza.
Al colloquio è seguita una visita guidata di Palazzo Montecitorio e dell'aula parlamentare.
Alba Liberatore
Dalla pagina FACEBOOK dell'On. Laura BOLDRINI
Coraggio, determinazione, voglia di sfidare qualsiasi difficoltà per un ideale: il sogno di un’Italia libera. Ecco cosa raccontano gli occhi dei partigiani della Brigata Maiella che ho incontrato oggi a Montecitorio.
E’ stato emozionante e commovente ritrovare nei volti di questi reduci la soddisfazione e l’orgoglio di avere dato un contributo determinante alla Liberazione. Noi non saremmo qui, in un Parlamento democraticamente eletto, senza di loro.
Tenere viva la memoria è essenziale. Per questo li ho invitati a coinvolgere in questo sforzo di testimonianza figli e nipoti. Ho chiesto loro di trasmettere ai giovani l’amore per il nostro Paese perché attraverso la storia capiscano che la democrazia non è per sempre, non è un dono piovuto dall’alto, ma una conquista da tutelare.
E in una democrazia matura non ci possono essere ombre. Dall’inizio di questa legislatura, portiamo avanti una politica di trasparenza. Su sollecitazione dell’Anpi, abbiamo chiesto la desecretazione dei documenti contenuti nel cosiddetto ‘armadio della vergogna’. Carte che mi auguro possano fare chiarezza sulle stragi nazi-fasciste di 70 anni fa. Troppo spesso, si sono celati, dietro al segreto, interessi di pochi rispetto a quelli della collettività.
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