PRATOLA - L’amministrazione comunale di Pratola Peligna ha deciso di dedicare una piazza e un monumento ai 55 caduti della Brigata Maiella, di cui 5 pratolani. Questo è stato annunciato dal Sindaco De Crescentiis durante un incontro con gli iscritti alla Sezione Sulmona-Valle Peligna della Brigata Maiella.
Al termine dell’incontro è stato costituito un Comitato che provvederà a far realizzare una monumentazione dedicata agli eroi della storica Brigata partigiana che non solo liberò l’Abruzzo dal nazi-fascismo, ma contribuì a liberare l’Italia.
Questi i Membri del comitato: il sindaco Antonio De Crescentiis, il presidente della Sezione Sulmona Valle Peligna Giuseppe Di Iorio, Vincenzo Pizzoferrato, Emiliano D’Andreamatteo, Gaetano Di Cioccio, Devis Di Cioccio, Vincenzo Margiotta.
“La Resistenza – spiega De Crescentiis - non è stato solo il modo con cui gli Italiani si sono liberati di una dittatura , è stato il modo in cui il Popolo Italiano si è riappropriato del rispetto di sé stesso e della sua dignità di popolo libero.
Dedicare una piazza e un monumento alla Brigata Maiella significa dedicarli all’intera lotta partigiana, ma vuol dire, anche, dedicarli a tutte le lotte, passate e future, per la libertà e la dignità dell’Uomo. Quello che insieme alla Sezione Peligna della Brigata Maiella abbiamo deciso di fare non è solo un atto estetico in un paese che, comunque, ne ha un grande bisogno; è un omaggio, sempre troppo modesto, all’alto valore pedagogico dell’azione eroica dei nostri partigiani.Il monumento serve per ricordare a tutti noi, e alle nuove generazioni in particolare, che nulla a questo mondo è dato per acquisito per l’eternità; che ciò che si è duramente conquistato con sacrificio e dolore, va protetto con passione e costanza perché il pericolo di perderlo è sempre in agguato. E questo vale ancora di più per i valori di libertà, di giustizia e di uguaglianza. Dimentichiamo troppo spesso che le libertà e i diritti civili di cui oggi godiamo non ci sono piovuti dal cielo ma sono stati acquisiti ad un prezzo altissimo dai nostri padri, in termini di vite umane e di sofferenza, e abbiamo dunque il dovere di impegnarci a mantenerli e a trasmetterli”. Red.
(fonte rete5.tv)
Proposta di monumento da parte di Vincenzo Margiotta
Un monumento non deve essere solo un simbolo ma deve dare informazione e cultura, per cui nel leggere cosa c’e’ scritto per curiosità la gente si ferma almeno un attimo davanti e si comincia a fare un idea di cosa ha fatto la brigata Maiella. Fra 50 o 100 anni la scritta resta e da sempre un senso con estrema chiarezza,mentre un monumento, di soli simboli, passa col tempo nella completa indifferenza.
Segue bozzetto (il monumento dovrebbe essere alto circa 3,5 - 4 mt con piedistallo, la dimensione della stele, di marmo bianco di carrara, di larghezza un metro e altezza due metri. Sulla stele sarà inciso da un robot specifico, il testo sottostante, legibile da circa 8 - 10 mt)
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